Mi accorgo di avere avanzi della cena tra gli incisivi. Peccato, avrei potuto baciarla. La prossima volta nel portafoglio, insieme ai preservativi, dovrò ricordarmi di portare qualche stuzzicadente. Non è la prima volta che mi capita. Già qualche tempo fa un panino ripieno di broccoli fece andare a puttane una situazione che poteva evolversi in maniera positiva. Occhi azzurri, capelli biondi, alta, magra, due belle tette sorridenti ed un culo veramente simpatico. Sarebbe stato un vero piacere confrontarmi con lui. Eravamo seduti insieme a tavolino. Intorno a noi c'era la sagra della salsiccia, la più bella degli ultimi duemila anni. Una festa di paese così bella non si vedeva da quando Gesù Cristo moltiplicò il pane, i pesci e trasformò l'acqua in vino. Questa era addirittura meglio. Luigino il contadino quest'anno si è impegnato veramente tanto: aveva sostituito le damigiane da sessantacinque litri con le autobotti dei vigili del fuoco. Il vino scorreva a fiumi e naturalmente la gente ballava, cantava e si divertiva. Anche a me non andava poi così male. Quel giorno, quelle tette a trentadue denti e quel gran culo marmoreo avevano deciso di accollarsi anche la ragazza intera. Mi pare che si chiamasse Giulia. Amava le salsicce, le amava tanto... Purtroppo la mia non la accettò. Volevo offrirgli una bella salsiccia grossa, di quelle molto gustose e saporite, ma in quel panino ci feci mettere anche una forchettata di broccoli. A lei non piacevano i broccoli. Il panino mi costò una fortuna e per non sprecare denaro avevo deciso quindi di mangiare io il panino. Purtroppo un pezzo di broccolo mi si incastrò tra gli incisivi, naturalmente niente di irrisolvibile. Cercai di asportare dai miei denti la gustosa verdura, attraverso vorticosi movimenti della lingua, ma invano. Alla fine mi aiutarono le unghia. Un gesto non proprio sopraffino che fece andare in fumo quella che sarebbe stata la scopata del secolo. Federica, così chiamai il suo culo, preferiva accettare salsicce senza broccoli. Questi piccoli episodi modificano il proprio ego più profondo. Fanno si che nella tua mente spuntino come funghi complessi esistenziali. Ne è a testimonianza il fatto che prima di baciare una ragazza, adesso ci penso due volte. Naturalmente ci penso dopo aver constatato di non avere niente tra i denti. Ho frequentato anche un corso speciale: il CBURBSFTP, acronimo di "Come baciare una ragazza bona senza farsi troppi problemi". Inutile dire che non è servito a nulla. I professori saranno stati anche bravissimi, ma ho come l'impressione di aver buttato nel cesso milleduecento euro. Mi hanno conferito un diploma, ma l'ansia prima di baciare le ragazze rimane sempre. Poco prima dello sfiorarsi della labbra, i neuroni, pur se arrapati, cominciano a far pensare cose strane. "E se poi mi rifiuta?", "e se poi mi rifiuta e mi tira uno schiaffo?", "e se poi mi rifiuta, mi tira uno schiaffo e chiama il fidanzato?", "e se poi il fidanzato completamente incazzato mi massacra aiutandosi con spranghe di acciaio inossidabile?"... Ma da oggi in poi cambio. Parteciperò solo alle sagre dei frutti di bosco, sperando che qualche signorina, mi offra la sua bella fragolina!
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